Nanotecnologia

La nanotecnologia è un campo emergente della scienza e dell’ingegneria che usa molte tecniche differenti per creare nuovi materiali o alterare quelli esistenti usando dispositivi microscopici, elettronici e meccanici. È chiamata nanotecnologia perché questi dispositive vengono costruiti a livello molecolare e vengono misurati in nanometri. I materiali possono essere strumenti o macchine interamente fatti dall’uomo, organismi viventi, o macchine che contengono componenti sia sintetici che vivi.

La nanotecnologia usa l’approccio ‘dal basso verso l’alto’: i materiali e i dispositivi sono costruiti atomo per atomo, in modo simile a quello che avviene in natura. I materiali e i dispositivi possono anche essere costruiti usando un approccio ‘dall’alto verso il basso’: in questo caso vengono costruiti rimuovendo il materiale o gli atomi esistenti di entità più grandi. Le nanoparticelle comprendono gli atomi e le molecole che si trovano ad esempio nel DNA, nei gas, nelle sostanze chimiche e negli acidi.

Vi sono due tipi di nanostrutture: fisse e indipendenti. Le nanoparticelle fisse sono incorporate all’interno di una sostanza, di un materiale o di un dispositivo come i dispositivi elettrici, ottici o sensoriali. Le nanoparticelle indipendenti non sono incorporate all’interno di una sostanza ma formano loro stesse la sostanza.

La nanotecnologia ci dà gli strumenti per lavorare a livello molecolare o cellulare. Poiché è un campo della scienza così nuovo è difficile determinare quali possono essere i problemi e se i benefici della nanotecnologia ne supereranno i costi. Se dobbiamo contenere le nanoparticelle, dobbiamo saperlo fare in modo soddisfacente.

La nanotecnologia potrebbe avere un effetto radicale su una gran numero di settori industriali, ognuno dei quali potrebbe avere un impatto sull’ambiente e sulla salute degli esseri umani, degli animali e delle piante.

La dimensione così ridotta delle nanoparticelle potrebbe renderle più tossiche, più facilmente assorbibili dal corpo umano e da altre creature viventi e più facilmente disperdibili nell’ambiente.

La nanotecnologia potrebbe darci la possibilità di creare dei materiali migliori e fare dei passi avanti in nuovi settori della scienza.

Questa tecnologia ha un potenziale molto grande e si crede che i benefici siano numerosi. Produrrà dispositivi più piccoli, più leggeri, più veloci, più economici, più funzionali e che avranno bisogno di meno materiali ed energia per produrre. Se le nanoparticelle vengono create in modo da auto ripararsi e auto riciclarsi, la crescita economica potrebbe continuare senza consumare le risorse naturali mondiali.

La nanotecnologia potrebbe apportare dei benefici alla salute umana perché il cibo potrebbe essere più nutriente, i medicinali e la loro consegna più efficienti, la diagnosi delle malattie migliore, la riparazione cellulare e dei tessuti migliore soprattutto nelle parti del corpo difficili da operare e i dispositivi impiantabili per monitorare la salute più piccole. La nanotecnologia potrebbe apportare dei benefici all’ambiente, grazie alla costruzione di macchine che necessiteranno meno corrente e produrranno meno calore, grazie alla creazione di pile e batterie a combustibile più efficaci, e grazie all’eliminazione efficace di sostanze come le fuoriuscite di petrolio. La nanotecnologia potrebbe ridurre la povertà materiale e migliorare la qualità della vita delle persone eliminando le condizioni che causano malattie, tra cui una cattiva rete fognaria, gli insetti e la malnutrizione, fornendo isolamento termico a basso costo che ridurrà il consumo di energia, e migliorando l’accesso al computer poiché questi saranno più economici.

Milioni di persone applicano le nanoparticelle sulla loro pelle ogni giorno con le creme solari e i cosmetici, ma ancora non sappiamo abbastanza su di esse e sul modo in cui interagiscono con gli esseri umani e l’ambiente. Potrebbero esserci dei rischi. Con un maggior uso e una maggior esposizione degli esseri umani e dell’ambiente alle nanoparticelle, i rischi diventeranno chiari. Le piccole dimensioni e la maggiore mobilità delle nanoparticelle indipendenti fa sì che rappresentino la principale minaccia potenziale.

Non vi sono attualmente dati sufficienti per stabilire quali effetti hanno le nanoparticelle sull’ambiente, ma ecco alcune ipotesi.

Le nanoparticelle potrebbero mutare e trasformarsi in particelle più dannose, diventare estremamente tossiche accumulandosi, durare nell’ambiente per generazioni e disperdersi troppo facilmente nell’ambiente. Potrebbero creare scompensi negli ecosistemi e nei processi batterici naturali essenziali alla nostra sopravvivenza.

Le aziende potrebbero essere in grado di controllare i mattoncini con cui è costruita la natura. Un mondo automatizzato potrebbe implicare una disoccupazione massiccia e crisi sociali. Potrebbe esservi un divario ancora più accentuato fra i ricchi e i poveri.

Il monitoraggio per la sorveglianza e il pedinamento degli individui potrebbero diventare più comuni poiché si diffondono microfoni, telecamere e dispositivi per la sorveglianza delle dimensioni di una molecola e il tracciare un profilo genetico invade la nostra privacy.

La nanotecnologia potrebbe essere usata per ampliare la capacità attuale delle armi riducendo le dimensioni delle pistole, dell’esplosivo e dei compenti elettronici dei missili e migliorandone la funzionalità.

Se le nanoparticelle si auto-producono, c’è il rischio che si moltiplichino come un virus e che infettino tutto. Se le nanoparticelle scomponessero l’ambiente, la superficie della Terra apparirebbe come una sostanza grigia appiccicosa.

La nanotecnologia è un nuovo campo e vi è poca consapevolezza pubblica dei rischi. Sono necessari più dibattiti e consultazioni pubblici su questa tecnologia e i suoi possibili impatti sociali ed ambientali.

Sono necessarie leggi che regolamentino la nanotecnologia. È necessaria la ricerca per capire la nanotecnologia. Si devono affrontare questioni etiche.

Tutti i prodotti contenenti nanoparticelle dovrebbero essere etichettati così i consumatori sanno cosa comprano. Dovrebbero esistere degli accordi internazionali che governano l’uso della nanotecnologia.

Tutti i prodotti contenenti nanoparticelle che entrano in contatto con gli esseri umani e l’ambiente dovrebbero essere soggetti a una valutazione sulla loro sicurezza prima che ne venga autorizzato l’uso.

I nanoprodotti dovrebbero essere trattati come nuovi materiali e i produttori di nanoprodotti dovrebbero dimostrare che i loro prodotti sono sicuri prima di introdurli nel mercato. Vi dovrebbero essere dei controlli sulla salute dei lavoratori nelle industrie nanotecnologiche. Vi dovrebbero essere dei regolamenti sullo smaltimento dei nanorifiuti.

Il principio di precauzione deve essere implementato nello sviluppo e nell’uso di nanotecnologia per garantire che non vi sono rischi per gli esseri umani o l’ambiente. La nanotecnologia potrebbe portare dei benefici. Il pericolo è che gli svantaggi non si conoscono.

Cosa puoi fare tu?

Essere informato e consapevole delle questioni legate alla nanotecnologia e sull’impatto che potrebbe avere su di te come individuo.

Essere consapevole dei prodotti che acquisti e che potrebbero contenere nanoparticelle.

Sostenere gruppi ambientalisti come Friends of the Earth o GeneEthics che stanno facendo attivamente un’azione di lobby nei confronti dei governi per una maggiore consultazione con la popolazione e per dei regolamenti più efficaci. Inoltre, questi due gruppi stanno facendo un appello per una moratoria sullo sviluppo della nanotecnologia.

Scrivi ai produttori chiedendo loro di garantire che i prodotti nanotecnologici sono sicuri e che tutti i prodotti sono identificati ed etichettati in modo adeguato.

Scrivi una lettera o un’email al tuo governo per chiedergli di fermare lo sviluppo di prodotti nanotecnologici fino a quando non se ne conoscono pienamente i rischi. Chiedigli di regolamentare l’industria con leggi che proteggeranno gli esseri umani dai potenziali problemi legati alla nanotecnologia e di garantire che gli standard di sicurezza vengano rispettati.

Scrivi una lettera o un’email all’editore del tuo giornale locale chiedendogli di pubblicare le tue preoccupazioni riguardo alla nanotecnologia.

Richiami i gruppi verdi direttamente che richiamano l'Nanotecnologia dalla base di dati

Bibliografía